L’incontro di Spelaion 2012 è un momento di riflessione sullo stato dell’arte della ricerca speleologica in Italia. È un’occasione di confronto per capire le modalità di aggregazione, le tecniche di ricerca, l’acquisizione di documentazione e la restituzione di dati di chi, oggi, conduce esplorazioni carsiche complesse. Gli ultimi anni e gli ultimi tempi sono stati caratterizzati da risultati eclatanti. Giunzioni, nuovi ingressi, nuove tessere nel mosaico di complessi carsici, sifoni superati. Gli attori sono diversissimi, per provenienza, modalità di aggregazione, metodo di ricerca. Ci sono i progetti mirati a un’area, nuove realtà trasversali nate intorno a esplorazioni, federazioni che operano da gruppo, formazioni estemporanee che colgono l’attimo. Tutto questo è diversità, è ricchezza. Aldilà di egide, sigle e gagliardetti la Società Speleologica Italiana chiede e propone una fotografia di quanto sta accadendo, oggi, nella speleologia italiana. Chiede il confronto sui temi che la Società da anni fa propri. La corretta interazione con il paesaggio anche sociale, il rispetto delle normative esistenti, la capacità di riportare dati, immagini, informazioni. Non è una rassegna antologica, non è l’atlante del carsismo italiano, è un narrarsi aperto, sincero, senza preclusioni su possibilità e anche criticità nella ricerca, intesa come percorso dall’intenzione al reportage. È un punto di partenza, perché come si diceva in un nostro fortunato slogan di quasi dieci anni fa “È ancora tempo di nuovi viaggiatori”.