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Via libera al trattato che salva i pipistrelli

Dal 19 novembre 2005 sono entrate in vigore le misure salva-pipistrelli. Il nostro Paese ha infatti aderito all’accordo europeo sulla conservazione dei chirotteri, il cosiddetto Eurobats. L’Italia è uno dei paesi in Europa con la piu alta densita di pipistrelli. Ma i chirotteri o pipistrelli, circa trenta specie presenti sul territorio italiano, sono diminuiti notevolmente negli ultimi anni. Sei specie sono a rischio di estinzione, determinata dalle alterazioni ambientali ed in particolare dall’utilizzo di pesticidi, la distruzione dei siti di svernamento e di riproduzione.
Il trattato prevede che ogni stato designi una o piu autorita’ competenti responsabili dell’attuazione dell’accordo e un organismo in grado di fornire una consulenza sulla conservazione e sulla gestione dei chirotteri all’interno del proprio territorio.
L’autorita designata per l’Italia e la Direzione per la Conservazione della Natura del Ministero e l’organismo responsabile, l’Istituto Nazionale per la fauna selvatica. Si tratta di soggetti gia attivi su questo fronte: l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, incaricato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, ha avviato uno studio accurato che permettera di individuare le priorita per la salvaguardia di questo patrimonio faunistico e fino al 2006 proseguiranno i lavori dei progetti avviati nellambito del programma europea Interreg per la tutela dei pipistrelli (tutela dei siti abitativi estivi ed invernali e dei siti venatori). Solo indagando sul loro modo di vita e sulle loro esigenze ecologiche e utilizzando la comunita dei Chirotteri come un utile bioindicatore, e possibile mettere a punto adeguati interventi per la loro conservazione, e migliorare la qualita dell’ambiente che ci circonda. La tutela dei pipistrelli offre anche degli aspetti pratici e immediati come il controllo ecologico degli insetti nocivi. In una sola notte un esemplare di pipistrello albolimbato, la specie piu comune in Italia, puo catturare oltre 2000 piccoli insetti (zanzare, moscerini, ecc.).
I pipistrelli in Italia sono stati considerati specie protette a partire dal 1939 (Articolo 38 della Legge sulla Caccia 5/6/1939 n 1016), riconoscendo la loro importanza proprio nel ridimensionamento del numero d’insetti dannosi.
Questo provvedimento impediva solamente l’uccisione o la detenzione degli animali, ma non prevedeva misure adatte alla tutela degli ambienti.
A dare il via alle misure di tutela hanno pensato alcuni accordi internazionali: i pipistrelli sono inseriti come specie protette negli allegati delle principali Direttive e Convenzioni europee, come le Convenzioni di Berna e di Bonn, e la Direttiva Habitat per la conservazione della natura, quest’ultima regolamentata dal Decreto del Presidente della Repubblica 357/97.

Tratto da: http://www.stampa.cnr.it

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