• sono gli unici mammiferi che volano.
• Si chiamano col nome scientifico Chirotteri, dal greco antico “cheiropteros”, una parola composta da “cheir” (mano) e “pteròn” (ala).
• sono presenti sulla Terra da ben 52 milioni di anni
• sono a rischio estinzione e per questo, dal 1939 sono protetti per legge e ne è vietata l’uccisione, la vendita e la detenzione.
• se entrano in casa basta spegnere la luce, aprire la finestra, lasciare la stanza e.. se ne vanno da soli!
• non si attaccano ai capelli.
• sono tra i mammiferi più diffusi al mondo e vivono dappertutto, tranne che ai Poli.
• in Italia sono presenti con ben 34 specie conosciute, tra cui il pipistrello albolimbato, il pipistrello di Savi, il pipistrello Nano, l’Orecchione e il Molosso di Cestoni.
• nel mondo sono presenti con oltre 1232 specie (aggiornato al 2008).
• quelli italiani sono insettivori.
• sono creature timide ed inoffensive.
• quelli italiani hanno una lunghezza media tra 3 e 11 cm.
• non si costruiscono il nido ma vivono, in gruppo, all’interno di rifugi comuni chiamati roost (grotte, cavità degli alberi, fessure dei muri).
• non sono ciechi e usano gli occhi per vedere.
• hanno anche un sistema di ecolocalizzazione basato sull’emissione di ultrasuoni che permette loro di evitare gli ostacoli anche al buio grazie all’eco di ritorno.
• di giorno riposano ed escono la notte per andare a caccia.
• in una sola notte riescono a mangiare fino a 2000 insetti grandi come una zanzara.
• al ritorno da una notte di caccia arrivano a pesare anche tra il 25% e il 50% in più.
• a novembre si ritirano nel rifugio invernale e vanno in ibernazione.
• in primavera si trasferiscono nel rifugio estivo, a volte a centinaia di km da quello invernale.
• partoriscono in estate, di solito un solo piccolo e raramente due
• le mamme pipistrello hanno un forte istinto materno e allattano i piccoli per circa un mese.
• in caso di pericolo, mamma pipistrello riesce a trasportare volando un piccolo che pesa più della metà del suo peso.
• non è detto che colonizzino subito le BAT-BOX ed è necessario lasciarle almeno 3 anni nella stessa posizione.
• sono ottimi bioindicatori della qualità ambientale, cioè dove vivono loro vuol dire che si vive bene.
• in Italia, oltre all’uomo, tra i suoi predatori ci sono falchi, barbagianni, corvi, ghiri e gatti.
• non appartengono all’ordine dei roditori e quindi non sono “topi volanti”.
• non succhiano il sangue come i vampiri anche se in Centro e Sud America esistono tre sole specie ematofaghe (sulle oltre le 1232). Di queste tre, due Diaemus youngi, Diphylla ecaudata si nutrono di sangue di rettili o uccelli mentre solo uno Desmodus rotundus di sangue di mammiferi incidendo la pelle del bestiame e nutrendosi del sangue, senza lasciare grosse conseguenze sull’animale.
• ad Austin, in Texas, vivono in una colonia di oltre 4 milioni di individui.
Grazie per le notizie utilissime, anche per nn temerli più. È utilissimo sconfiggere le false credenze che generano timori solo dannosi.
Grazie a te!
Lo staff