Autori: Alessandra Tomassini e Marco D’Amico
Regia: Paolo Laici
Il documentario “Storia di un orfano di pipistrello”, realizzato in DVD dalla naturalista Alessandra Tomassini e dal giornalista Marco D’Amico presso il Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU di Roma e il Centro Habitat Mediterraneo LIPU di Ostia, racconta la storia di Divo, un pipistrello albolimbato il cui nome scientifico è Pipistrellus kuhlii.
Dal documentario è stata anche tratta la favola “Il pipistrello Divo e la ‘mamma’ umana”.
La Dott.ssa Alessandra Tomassini una delle maggiori esperte di chirotteri in Italia, ha preso in cura il piccolo albolimbato nelle varie fasi della crescita: dall’allattamento – attuato per la prima volta nel nostro paese, con una tecnica innovativa e funzionale che non si basa più sul vecchio metodo dell’agocannula ma utilizza un “ciuccio” grazie al quale il piccolo diventa ben presto “autonomo”- allo svezzamento fino ai primi voli ed alla libertà.
Il filmato, proposto in una tecnica grafica moderna ed accattivante, da’ anche dei preziosi consigli su cosa fare e a chi rivolgersi quando si trova un pipistrello ferito, offre degli spunti per conoscere meglio i pipistrelli attraverso interventi diretti sul campo e propone curiosità ed informazioni per sfatare, una volta per tutte, tabù e falsi miti di cui questi fantastici animali, da sempre, sono vittime inconsapevoli.
Un motivo in più per imparare a conoscerli, amarli e rispettarli!
Autori: Alessandra Tomassini e Marco D’Amico
Regia: Paolo Laici
Genere: Documentario scientifico
Durata: 25 min.
Anno di produzione 2011
Musiche: Rai Trade
Speaker: Ely Bruna
Formato video 16/9 – DVD
Lingua Italiano
Audio: Stereo
Produzione: Alessandra Tomassini e Marco D’Amico
Il dvd è disponibile anche in inglese
Per informazioni:
E-mail: tutelapipistrelli@gmail.com
Tel. +39 339.36.05.949 – Alessandra Tomassini
Ti sei appassionato vedendo il documentario “Storia di un orfano di pipistrello”?
Allora cimentati con il nostro cruciverba per vedere quanto hai imparato sul mondo dei Chirotteri!
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VUOI FARE VOLONTARIATO CON E PER I PIPISTRELLI A ROMA. GUARDA IL VIDEOMESSAGGIO:
salve x favore mi dite che latte serve x svezzare i piccoli?sono piena di piccoli che cadono ma non così piccoli come quello del video ma ancora sono da svezzare e non volano, tante volte li trovo morti perchè li trovo tardi e rimangono per terra al sole ma vorrei essere pronta nel caso li raccogliessi, solo latte non va bene vero per completare lo svezzamento??
Per le emergenze si può dare il latte di CAPRA INTERO, ma alla lunga non vabene neanche quello. Visto che hai una colonia e cadono tanti piccoli è il caso di contattare un espero (se vuoi puoi chiamare anche me 339 3605949) così da capire se è possibile risolvere o quantomeno alleviare il problema della caduta dei piccoli.
Se ci riesci prova a rimettere i piccoli in colonia.
Io per ora non ho mai trovato pipistrelli piccoli caduti, forse la mia zona non attrae pipistrelli.
Ho trovato uccellini, quelli sì.
So che è una cosa un po’ strana e fa anche ridere, ma… quando trovavo gli uccellini avevo pensato di collocare una cesta con dentro dei cuscini nel punto dove li trovavo, perché non atterrassero sul cemento. Infatti per me la causa della morte era l’impatto con il suolo, non il sole.
Dovresti cercare la colonia, trovare da dove cadono i piccoli.
Io avevo individuato un paio di nidi di passero, gli uccellini cadevano da lì erano ancora implumi. Sono riuscita a salvare solo quelli che avevano già un piumaggio, per quelli troppo piccoli non c’è mai stato nulla da fare.
Anche secondo me oltre a cercare di prenderti cura dei caduti, devi trovare la colonia e chiamare un esperto.
Ciao Nobisco,
grazie per quello che dici.
Uccelli e pipistrelli, come saprai, sono molto differenti appartenendo a due classi di vertebrati diverse.
Per quel che riguarda gli uccellini caduti molte persone non sanno che uccellini come passeri, merli, cornacchie, rapaci non cadono dal nido, ma escono dal nido che ancora non sanno volare bene. Questo perché vengono seguiti dai genitori che gli fanno una vera e propria “scuola di vita” insegnando ai giovani come evitare predatori e cosa mangiare. E’ importante quindi, se non sono feriti, non prenderli anche se ancora non sanno volare bene. Gli implumi, invece vanno raccolti e possibilmente rimessi nel nido. Se questo non è possibile è sempre bene portarli a un centro recupero che saprà cosa fare.
Grazie per il tuo interesse.
Alessandra