“Il sonno della ragione genera mostri” è un acquaforte del pittore e incisore spagnolo, incisa tra il 1797-1799.
Si compone di un autoritratto dell’artista con la testa su un tavolo, con gufi e pipistrelli che lo circondano, lo assalgono mentre seppellisce la testa tra le sue braccia .
Apparentemente i gufi (simboli di follia) e i pipistrelli (simboli di ignoranza) sono pronti ad attaccare l’artista, questo è quello che potrebbe leggere lo spettatore – ritratto di ciò che emerge quando la ragione viene soppressa – ma potrebbe essere interpretata anche come processo creativo quale spirito romantico e creativo del maestro, uno scatenarsi nella fantasia di emozioni e incubi.
«La fantasía abandonada de la razón produce monstruos imposibles: unida con ella es madre de las artes y origen de las maravillas.»
«La fantasia priva della ragione produce impossibili mostri: unita alla ragione è madre delle arti e origine di meraviglie.»
(Goya, manoscritto conservato al museo del Prado. Testo originale in Helman, op. cit., p.221)