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Le iniziative di “Tutela pipistrelli” nel 2018

albolimbatiLe iniziative nell’anno 2018 (convegni, seminari, incontri, bat night e non solo) organizzate o a cui ha preso parte, la nostra associazione “Tutela Pipistrelli – Onlus con la Presidente la Dott.ssa Alessandra Tomassini e il suo staff:

3 novembre 2018 – “Esplorazione e ricerca, insieme per difendere i pipistrelli nelle grotte”, presso lo Speleoraduno “Nuvole” di Casola (RE)

Il nostro Presidente Alessandra Tomassini parteciperà al dibattito sulla collaborazione tra chirotterologi e speleologi per la tutela dei chirotteri che si terrà durante il raduno di Casola. Il momento di dibattito, dal titolo “Esplorazione e ricerca: insieme per difendere i pipistrelli delle grotte”, sarà inserito tra i convegni e si terrà sabato 3 novembre tra le 11 e le 13.

15 settembre 2018 – “Brindisi per la liberazione dei pipistrelli”, presso la Parsec Agri Cultura al Parco della Marcigliana (RM)
E’ arrivato il momento! Gli animali che abbiamo raccolto, curato ed allenato durante l’estate son pronti per essere rimessi in libertà.
Per tutti quelli che ci hanno seguito, che ci hanno portato dei pipistrelli, che hanno fatto il tifo per loro… è il momento di venirci a conoscere di persona! Vi aspettiamo numerosi sabato 15 settembre alle ore 17.00 presso la Parsec AgriCultura Via della Marcigliana, 532Programma:
17.00 ritrovo in voliera
17.30 conosciamo il mondo dei chirotteri
18.30 visita alle strutture di Tutela pipistrelli dove sono alloggiati i chirotteri irrecuperabili
19.00 liberazione
19.30: aperitivoIl costo per l’evento è di € 15,00 per gli adulti e di € 5,00 per i bambini fino a 14 anni.
prenotazione obbligatoria entro giovedi 13.09.2018 settembre inviando una e-mail a: tutelapipistrelli@gmail.com 

30 giugno 2018 – “Bat Night e liberazione di pipistrelli”, presso il CHM LIPU di Ostia (RM)

Alle ore 18.30 presentazione del libro ‘Noi e loro. Storie di umani e altri animali’. Neos Edizioni. Con un’emozionante storia di amore, passione ed umanità raccontata dalla nostra Alessandra Tomassini. Parte dei proventi saranno destinati anche a Tutela pipistrelli Onlus. NOI E LORO. Non un libro sugli animali, ma un libro sull’amore che lega esseri umani ad altre specie animali. Diciassette testimonianze di persone che raccontano la loro passione e che ci fanno capire che tutto, in natura, può essere conosciuto e dovrebbe essere amato.

Dalle 19.00 per un suggestivo momento di conoscenza e sensibilizzazione dedicato al meraviglioso mondo dei chirotteri che culminerà con la liberazione di alcuni individui di pipistrelli (specie Pipistrellus kuhlii) del Crfs Lipu Roma, a cura della dottoressa Alessandra Tomassini che li ha tenuti in cura per un periodo di riabilitazione presso la voliera dell’Associazione Tutela pipistrelli Onlus.
Appuntamento presso il Chm Lipu Ostia, partecipazione gratuita.

26 giugno 2018 – “Zanzare e scienza”, presso CIMI-PURO (RM)

Conferenza-dibattito sulla biologia delle zanzare, le malattie, i danni degli insetticidi, i rimedi naturali e i regolamenti. Interverranno esperti e studiosi del settore tra cui il Presidente di Tutela pipistrelli onlus Alessandra Tomassini per spiegare il corretto utilizzo delle bat box e la rilevanza dei pipistrelli sulla presenza delle zanzare ed i pericoli che corrono per lo scorretto uso dei pesticidi. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Orario di inizio martedì 26 giugno ore 18 in via Vincenzo Monti, 12 a Roma.

25-27 maggio 2018 – “Il Cielo di Roma”, presso il Parco dell’Appia Antica (RM)

Bat night a cura della Dott.ssa Alessandra Tomassini con due liberazioni in programma alle ore 19.00 del venerdì ee del sabato. Grande evento Il Cielo di Roma, che si terrà dal 25 al 26 Maggio presso il Parco dell’Appia Antica. Due giorni di immersione nella scienza e nella natura con un nutrito programma di attività per il pubblico e per i giovani per scoprire la ricca Biodiversità del nostro territorio. Appuntamento ex – Cartiera Latina Via Appia Antica 42
Tutte le informazioni sul sito. http://www.parchilazio.it/news-3142-il_cielo_di_roma_ilcielodiroma2018

17 marzo 2018 – “Monitoraggio dei chirotteri per gli speleologi”, presso la sede del Shaka Zulu Club Subiaco  (Rm)

L’obiettivo del corso, è quello di fornire i mezzi per poter monitorare e tutelare i chirotteri in grotta. Il Corso è suddiviso in due sezioni  con inizio alle ore 10:30 di Sabato 17 Marzo 2018 fino alle ore 17:00 dello stesso giorno.Il corso vedrà la presenza del Dott. Marco Scalisi coordinatore monitoraggio chirotteri della Regione Lazio e La Dott. Alessandra Tomassini presidente dell’ associazione “Tutela dei Pipistrelli” ONLUS.

Per informazioni: http://www.scintilena.com/corso-nel-lazio-monitoraggio-dei-chirotteri-per-speleologi/02/27/#sthash.ox8r9Gjx.dpbs

Un commento

  1. Gianni Sartori

    UNA PICCOLA, IGNOBILE STRAGE DEGLI INNOCENTI

    DECESSO IMPROVVISO – E MISTERIOSO – DI DECINE DI CHIROTTERI A LUMIGNANO

    (Gianni Sartori)

    Le notizie sono almeno due. Ai lettori la responsabilità di saperne cogliere gli eventuali collegamenti (causa-effetto)

    Per la prima riprendo quanto era stato denunciato – ancora in marzo – da alcuni ricercatori del CERC (Centro Educazione e Ricerca Chirotteri):

    “SCEMPIO alla GROTTA DELLA GUERRA a LUMIGNANO, questi sono i risultati del FREE CLIMBING, pareti deturpate tagliando e sradicando la vegetazione (ad esempio la bella Saxifraga berica) di fianco all’apertura di una delle più importanti colonie di riproduzione di pipistrelli del Veneto e ZONA ROSSA cioè INTERDETTA all’arrampicata. Sembra che alcuni arrampicatori NON sappiano né leggere né analizzare le mappe. Sarebbe meglio rendere obbligatori dei corsi per insegnare gli elementi fondamentali dell’arrampicata in sintonia con la natura e del buon vivere. Altrimenti ci sono le palestre artificiali dove potete fare quello che volete”.

    Questo l’indignato j’accuse, scritto a marzo – sicuramente d’impeto – dopo la scoperta dell’opera vandalica. A diffonderlo sono stati appunto alcuni giovani studiosi, profondi conoscitori del mondo dei chirotteri (oltre che esperti speleologi) del CERC.

    E dato che non c’è limite al peggio, dopo qualche giorno è arrivato un aggiornamento che suonava come ulteriore allarme:
    “Dopo un accurato sopralluogo (02.04.2018) con alcuni componenti della Commissione Scientifica FSV, abbiamo scoperto che non sono stati “ripuliti” (mi permetto di suggerire qualche termine più appropriato: deturpati, devastati, vandalizzati, violentati, saccheggiati… nda) solamente 40 metri lineari di parete per altrettanti e più in altezza, ma il lavoro e’ proseguito per alcune centinaia di metri oltre la Grotta della Mura tagliando alla base piante anche di una certa dimensione per favorire il disseccamento (vedi la foto di esempio). Risultato: la falesia non tornerà più al suo stato naturale poiché la mancanza di vegetazione arborea favorirà il dilavamento delle pareti e quindi il non attecchimento della vegetazione erbacea. Complimenti a quella FETTA di arrampicatori che vedono la parete rocciosa e l’arrampicata NON come un confronto rispettoso con la natura e se stessi ma SOLO come una esternazione del proprio ego superiore chissà a cosa, in maniera irrispettosa sia dell’ambiente circostante sia degli altri frequentatori, umani e non umani (non escludendo che anche altri “frequentatori umani” producano danni, ma questo e’ un capitolo a parte). Comunque si ipotizza, e quasi si conferma, IRRIMEDIABILE il danno fatto a tutta la falesia della parete nord del Monte Castellaro. Il vecchio motto “vado in montagna/grotta/arrampico e lascio l’ambiente come l’ho trovato … non vale più?”

    Aggiungo una mia osservazione sul metodo adottato, quello di troncare sistematicamente, oltre agli alberi, tutte le grandi edere (alcune pluridecennali, rifugio e luogo di nidificazione per varie specie di volatili) che rivestivano le pareti.
    E’ il medesimo (una coincidenza?) già sperimentato da un paio di noti sciagurati sulle minuscole paretine sovrastanti il sentiero che dalla stradina proveniente dalla Fontana di Trene risale verso la vecchia casa di Leonardi. Fino a quattro-cinque anni fa, probabilmente l’ultimo sito di nidificazione della rondine rossiccia, in precedenza già scacciata dai covoli sopra Castegnero. Segnalo che entrambe le località ormai sono divenute una sorta di parco-giochi per adulti (“mini-palestra”…ma si può?).

    Stavolta, grazie alla pronta reazione del CERC, la notizia dell’ennesimo tentativo di ecocidio è trapelata. Costringendo, visto che da soli non ci sarebbero mai arrivati (anche se in teoria si erano assunti il compito di “vigilare”, autogovernarsi), perfino alcuni esponenti del CAI a prendere posizione.
    Personaggi che dopo aver inchiodato, crocifisso ogni angolo possibile di parete, forse temendo le giuste sanzioni (ossia l’auspicabile interdizione per l’arrampicata “sportiva” su tutte le cosiddette falesie dei Colli Berici), hanno preso le distanze da questi loro emuli, seguaci o epigoni.
    Ovviamente tergiversando e minimizzando con commenti del tipo “saranno stati dei ragazzotti del paese”. In realtà la “professionalità” dello scempio ambientale operato sulle pareti in questione rende legittimo dedurre che si tratti di FC esperti.

    E presumibilmente noti, così come erano ben noti – ma coperti dall’omertà di gruppo- i responsabili dell’abbattimento delle grandi stalattiti del Broion.

    Altra notizia, quella che maggiormente mi riempie di mestizia spingendomi a dubitare di anni di lotte, impegno, denunce in difesa della Madre Terra e delle sue creature.
    Per farla breve, almeno due dozzine di chirotteri sono stati ritrovati cadavere nell’antro iniziale. In prossimità delle pareti ricoperte di spit (“sputi “ appunto) o di fittoni inox resinati – non me ne intendo. Comunque uno schifo.

    Una moria del tutto imprevista e imprevedibile, in sospetta sincronicità con l’allestimento di due-tre “vie” (nell’ambiente chiamano così la riduzione a cantiere edile delle pareti) realizzate a colpi di trapano o chiodatrice che dir si voglia.
    L’ipotesi? E’ probabile che siano stati proprio il fracasso prodotto dai “boscaioli” dilettanti e – soprattutto – le vibrazioni e il rimbombo provocati dal trapano nella roccia esterna della cavità a causare un prematuro risveglio (notoriamente pericoloso per i chirotteri) dal letargo invernale. Con il conseguente decesso.

    Chi dire? Evidentemente non bastava aver definitivamente allontanato dai loro siti di nidificazione falco pellegrino, passero solitario, rondine rossiccia e dall’anno scorso anche corvo imperiale. A quando la prevedibile estinzione della saxifraga berica?

    Per concludere. Probabilmente per gran parte dei FC vale ancora la massima evangelica: “perdona loro, non sanno quello che fanno”. Li considero vittime consenzienti del sistema merce-spettacolo-merce, criceti inconsapevoli – per quanto nocivi – dentro alla loro ruota…

    Ma comunque qualche conseguenza bisognerà pur trarla dalla incresciosa vicenda, una prova ulteriore della totale incapacità delle varie associazioni nel gestire la sbandierata “autoregolamentazione” .
    A mio parere è ormai fuori discussione l’assoluta incompatibilità tra la pratica dell’arrampicata “sportiva” e la conservazione della biodiversità (almeno di quella ancora presente fino a qualche anno fa…) in un’area fragile e circoscritta come quella di Lumignano e dintorni (covoli di Castegnero, covoli di Nanto, Rupe di Barbarano, San Donato..).

    Gianni Sartori

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