I pipistrelli italiani appena nati, che vengono ritrovati più comunemente (Hypsugo spp. Pipistrellus spp.) pesano circa 1 g ala nascita.
Per alimentare esseri così piccoli è necessario essere muniti di:
siringa da insulina con ago removibile
ago cannula (meglio quella di colore blu, misura G22)
fonte di calore (borsa dell’acqua calda, bottiglia con acqua calda, serpentina o tappetino riscaldante, assolutamente da EVITARE le lampade ad infrarossi) da posizionare su metà scatola
auspicabile l’uso di una spugnetta (non di silicone) da utilizzare come biberon (clicca qui: allattamento neonato)
I neonati di pipistrello, come tutti i mammiferi devono essere allattati, ogni 3 ore circa. Il tempo di allattamento varia in base alle condizioni del giovane: se è un individuo debilitato e magro appena ricoverato allora si consiglia di somministrare il latte anche ogni 30 minuti/1 ora, cioé appena è stato digerito il pasto precedente (basta osservare lo stomaco che risulta vuoto senza latte), fino a 5 ore se il piccolo è già ricoverato da tempo, è in salute e si nutre abbondantemente ad ogni pasto. Di fondamentale importante è la fonte di calore, le serpentine sono, a nostra opinione, la fonte migliore di calore: la scatola presenta diverse gradazioni di temperatura e questo permette al pipistrello di poter scegliere se stare più o meno al caldo, in alternativa è idoneo posizionare per metà scatola una borsa dell’acqua calda, o una bottiglia di acqua calda, avvolta da un panno, preferibilmente una maglietta di cotone.
Il latte idoneo per la crescita dei pipistrelli è un latte in polvere particolare, non facilmente trovabile. Potete contattare un esperto per saperne di più.
per maggiori chiarimenti leggete questo scambio di mail